L'uomo era partito domenica mattina da Brione Verzasca, per un'escursione di una giornata ad alta quota. Nelle sue intenzioni voleva compiere un percorso ad anello sotto la Cima del Masnee (a 2206 metri di quota), per poi ridiscendere a Brione. Sulla via del ritorno aveva però trovato neve sul suo cammino che lo aveva obbligato ad abbassarsi di quota rispetto al percorso pianificato inizialmente. Sorpreso dal sopraggiungere del buio, l'escursionista aveva preferito non proseguire e si era cercato un rifugio dove trascorrere la notte. Con le prime luci dell'alba egli aveva provato a scendere a valle, ma non riuscendo a proseguire il cammino a causa della zona scoscesa in cui si trovava, poco prima delle sette di mattina aveva lanciato l'allarme.
Purtroppo le informazioni che era riuscito a dare alla centrale di allarme della Rega erano poche: parlava di una capanna e di un lago. Poi la linea si era bruscamente interrotta. Impossibile ricontattarlo perché il cellulare era scarico. Sulla base delle scarse informazioni, l'equipaggio di picchetto della base Rega Locarno ha dapprima studiato la zona e definito tre possibili zone di ricerca sulla scorta della descrizione fornita dall'escursionista. Si è quindi prontamente recato sul posto e ha iniziato delle ricerche sistematiche della persona dispersa. In zona vi sono infatti molti laghetti alpini e rifugi. Grazie alla segnalazione di due persone che lo avevano visto passare in località Scimarmota, la crew, dopo quasi due ore di ricerche, è riuscita a localizzare l'escursionista: infreddolito e con qualche leggera contusione. Dopo le prime cure del caso da parte del medico Rega, l'uomo è stato elitrasportato a valle.