Quali sono i compiti di una paramedica della Rega?
Il campo d’attività è molto ampio e variegato, perché i nostri paramedici sono l’anello di congiunzione tra l’aviazione e la medicina. Durante il volo, sono il braccio destro del pilota, che assistono nella navigazione, nel riconoscimento degli ostacoli e nella comunicazione radio con i partner d’intervento. A terra, con il medico d’urgenza, forniscono assistenza medica ai pazienti. Durante i salvataggi sui terreni difficili, azionano anche il verricello.
Qual è la procedura d’assunzione per i paramedici della Rega?
Assumiamo solo paramedici qualificati, con esperienza, ossia che abbiano già lavorato per alcuni anni nei servizi di soccorso a terra. Le candidate e i candidati devono poi superare una procedura di valutazione in più fasi e completare una «giornata di scoperta» presso una base operativa.
Quali competenze devono avere?
L’equipaggio di un elicottero è composto da una medica d’urgenza, un pilota e un paramedico, che devono lavorare a stretto contatto in condizioni difficili, ad esempio quando il tempo stringe. Essendo un anellodi congiunzione tra l’aviazione e la medicina, in questo equipaggio di tre persone il paramedico ha un compito speciale. Abbiamo bisogno soprattutto di buoni team player, che sappiano quindi fare gioco di squadra. È una qualità innata, che non si può allenare.
Cos’altro serve?
I paramedici devono essere in grado di anticipare velocemente le situazioni. In altre parole, devono essere lungimiranti. Le possibilità e i limiti degli aeromobili svolgono un ruolo importante per l’intervento. Sono quindi necessarie vaste conoscenze tecniche e una notevole capacità di visualizzazione spaziale. Quest’ultima è particolarmente importante per azionare il verricello, un altro compito dei paramedici.
Perché la capacità di visualizzazione spaziale è così importante?
Dal portellone laterale aperto, tramite l’impugnatura di comando dell’argano, i paramedici azionano il verricello, con il quale la medica o un soccorritore specialista elicottero del Club Alpino Svizzero CAS viene calato accanto al paziente. Allo stesso tempo, sono in contatto con il pilota tramite l’interfono di bordo e gli danno indicazioni sulla posizione dell’elicottero. A tale scopo devono stimare le distanze orizzontali e verticali e «leggere» il territorio. Gli interventi con l’argano più impegnativi sono quelli notturni, perché nell’oscurità è più difficile orientarsi sul terreno.
Come vengono formati i paramedici per svolgere le loro mansioni?
Della formazione interna è responsabile un team d’istruttori, composto da paramediche esperte della Rega, che hanno una funzione supplementare nella formazione e nel perfezionamento. La formazione di base interna dura due mesi e mezzo, durante i quali i «nuovi» paramedici imparano a conoscere il materiale medico della Rega, le nostre procedure operative standard, a utilizzare l’elicottero e ad azionare il verricello. Per completare tutti gli altri moduli della formazione sono necessari quasi due anni.
Alla fine della formazione serve un addestramento?
Sì, come tutti i membri dell’equipaggio, anche dopo la formazione i paramedici si esercitano regolarmente, in modo che, in caso d’emergenza reale, la collaborazione per il bene dei pazienti funzioni in modo efficiente e professionale anche nelle condizioni più difficili.