Alle sette, quando alla base di Zweisimmen l’equipaggio di Rega 14 inizia la giornata lavorativa, il sole è all’orizzonte. Il cielo è blu e si sente il dolce tintinnio dei campanacci delle mucche. Attorno al tavolo della cucina, su cui c’è pane, formaggio, burro e miele, è seduto l’equipaggio di turno oggi: il pilota Adrian von Siebenthal, il soccorritore professionale Peter Lempen e la medica d’urgenza Jacqueline Leitl. Adrian Von Siebenthal inizia il briefing del mattino: «Il tempo è bello, la pressione dell’aria è distribuita in modo uniforme, l’elicottero arriva direttamente dalla manutenzione e abbiamo controllato il verricello». Annuendo, Peter Lempen aggiunge: «È stato esaminato tutto: il ventilatore, le bombole d’ossigeno e il dispositivo di monitoraggio». Mentre Jacqueline Leitl sta dicendo che «è pronto anche lo zaino di soccorso», gli smartphone emettono un suono: allarme! Tutti lasciano sul tavolo il caffè e, con calma ma senza tergiversare, vanno nell’hangar per salire sull’elicottero di soccorso, che decolla pochi minuti dopo.
Temendo una trombosi alla gamba, un contadino di montagna ha allarmato la Rega. Dopo un breve volo, Adrian von Siebenthal appoggia l’elicottero sul prato vicino alla cascina. Jacqueline Leitl si occupa del paziente e lo rassicura: molto probabilmente non si tratta di trombosi, ma di un nervo schiacciato. Dopo aver trasportato il contadino all’ospedale di Zweisimmen, Rega 14 rientra alla base.